Movimento imprese

Secondo trimestre 2018 moderatamente positivo.

Le difficoltà attraversate dall’intero sistema economico negli ultimi anni sembrano dimostrare una generale attenuazione, ma la leggera vitalità che si percepisce dagli ultimi dati non permette ancora di fare affidamento su una stabile ripresa anche a livello locale.

Nella provincia di Pesaro e Urbino, nel secondo trimestre 2018, il Registro delle Imprese della Camera di Commercio di Pesaro e Urbino registra 520 imprese iscritte contro 361 cessazioni per un saldo positivo pari a +159 imprese (al netto delle 706 imprese cessate d’ufficio. Trattasi di imprese in forma societaria iscritte in alcuni casi da decenni ma mai operanti, e per le quali, su richiesta dell’ufficio, il Giudice del Registro delle Imprese ha disposto la cancellazione) ed un patrimonio complessivo di 39.962 unità.

Nell’analisi a livello settoriale nel secondo trimestre 2018 si evidenzia un minimo incremento di imprese dell’agricoltura con +42 unità (stock di 5.492 imprese) e dell’attività manifatturiera con +22 unità (stock 5.359). Tra i sottosettori si rileva una sostanziale tenuta per l’abbigliamento +10 (599), per la fabbricazione di prodotti in metallo  con  +4 (850) e per la fabbricazione di mobili +2 (1.034). Il settore delle costruzioni registra un minimo incremento con +9 unità (5.578) come d’altronde il commercio con un +16 imprese (stock 8.977). Sempre sulla stessa linea mantengono la posizione i settori del terziario come alloggi e ristorazione +37 (3.002), attività immobiliari +9 (2.566), noleggio, agenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese con +16 (880).

Nel complesso le attività artigianali, che sono distribuite su quasi tutti i settori, registrano un incremento di +36 unità con uno stock di 11.094 imprese pari al 27,8% di tutto il tessuto imprenditoriale.

A livello giuridico la dinamica di sviluppo prosegue sulla linea di tendenza consueta del rafforzamento della struttura imprenditoriale. Le società di capitale registrano un saldo di +99 unità con uno stock di 9.660 imprese, le società di persone +4 (8.810), le ditte individuali +70 (20.763) e le altre forme -14 (729).

Questi i dati principali sulla natalità-mortalità delle imprese che, se a prima vista sembrano offrire un panorama meno nuvoloso ed una prospettiva più favorevole rispetto ai periodi precedenti, dimostrano come in realtà il sistema produttivo stia ancora soffrendo nel tentativo di recuperare i livelli pre-crisi.

Naturalmente, conclude il Presidente Drudi, la Camera di Commercio ed il sistema associativo sapranno essere come sempre vicino alle imprese con la speranza che anche il livello politico nazionale possa garantire stabilità e certezze per una ripresa costante e vicina.

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