Internazionalizzazione: al via il laboratorio permanente

Drudi: “Presenze di imprenditori oltre le nostre attese”

 “Le iscrizioni al nostro laboratorio formativo dedicato all’internazionalizzazione sono andate oltre ogni previsione ottimistica”. E’ soddisfatto il presidente della Camera di commercio, Alberto Drudi, per l’avvio di una delle nuove attività dell’ente camerale previste dalla riforma del governo: “Abbiamo riscontrato un significativo gradimento delle imprese – ha aggiunto – a conferma che il programma che abbiamo preparato è considerato uno strumento utile per far crescere le conoscenze, soprattutto tecniche, degli imprenditori ed è perfettamente in linea con uno dei ruoli più moderni ed efficaci che la riforma ci affida: formare coloro che vogliono approcciare l’estero, attraverso strumenti più moderni, obiettivo che riguarda le imprese di ogni dimensione”.

“Ci piacerebbe – dice il Segretario Generale Dr. Fabrizio Schiavoni – che il tipo di iniziativa potesse guardare in futuro anche oltre i confini provinciali nel contesto dei processi aggregativi in corso di definizione, proprio come punto di specializzazione di servizio alle piccole imprese, che possono aumentare la propria propensione all’estero, visto il perdurare della stagnazione del mercato interno”.

Domani mattina (venerdì 12 maggio) è in programma la prima lezione, presso il Job di Pesaro (in via Luca della Robbia), dal titolo “Competenze e strategie per essere vincenti nell’internazionalizzazione delle imprese del mondo”, tenuta dal manager reggiano Marco Curti, laurea in economia a Parma e High School Graduation negli Usa, ma soprattutto una lunga esperienza, sia a livello operativo che in ambito commerciale.

Secondo Gisella Bianchi, coordinatrice di Aspin 2000, l’azienda speciale della Camera di commercio che ha organizzato l’intero progetto formativo, “sin da subito gli imprenditori si troveranno di fronte a un modello di check up delle loro strategie operative, condizione necessaria per sviluppare un percorso coerente con quelli che sono i punti di forza della propria azienda”. Proprio la conoscenza dei propri punti di forza, “ma anche di quelli di debolezza” è un tema chiave per chiunque voglia radicarsi e competere nei mercati esteri, “i quali, essendo in continua evoluzione, richiedono un presidio diretto e continuo sul territorio”

“Le aziende, soprattutto quelle più strutturate, si sono messe alle spalle la crisi proprio perché sono stati capaci di riposizionarsi – ha evidenziato Bianchi -: chi non lo ha fatto può avere da questo nostro laboratorio permanente ogni informazione utile”.

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