Fare marketing con gli eventi: si ma quali?

Quando si parla di eventi soprattutto in una logica di marketing, è importante prima di tutto capire in profondità la loro essenza, quali esperienze stimolano, a che tipo di pubblico si rivolgono.

Ne consegue che è opportuno tracciare una categorizzazione tra una tipologia abbastanza vasta di situazioni.

Abbiamo in altro post citato il contributo di Getz (1993), uno degli studiosi che più approfonditamente ha studiato questo genere e che li definisce come “una celebrazione pubblica tematizzata” che deve avere una “durata limitata nel tempo” (1997).

Per McDonnel (1999) invece gli eventi sono “rituali specifici o celebrazioni che sono consciamente programmate e realizzate per rimarcare occasioni in qualche modo speciali”.

Ancora Douglas (2001) definisce gli eventi “come quelle occasioni in cui le persone si uniscono per celebrare, dimostrare, lavorare, onorare, ricordare, socializzare”.

Questi contributi spiegano più di tante parole quale opportunità rappresenti per il marketing scegliere questa strategia per raggiungere o ampliare il proprio pubblico, ovvero per fare branding.

Gli eventi hanno aspetti e caratteristiche molto diverse tra di loro e per conseguenza target di pubblico specifici stante la sostanziale differenza di esperienza che offrono. In sintesi è assai diversa la “sensorialità” che le varie situazioni stimolano.

In tal senso la stessa partecipazione delle aziende ed il loro contributo diretto o indiretto all’organizzazione di eventi, deve essere adeguatamente attagliata alla strategia di brand e di marketing pianificata ed al tipo di pubblico che si vuole raggiungere.

Ribadiamo comunque che la grande efficacia dell’event marketing deriva dal fatto che il pubblico è di norma molto coinvolto mentre vive un’esperienza positiva e partecipativa all’interno dell’evento al quale si trova a partecipare.

Secondo un recentissimo studio americano, dopo un evento il 58% dei partecipanti ha acquistato uno dei prodotti sponsorizzati, e di questi l’86% è diventato un consumatore abituale.

Anche uno studio di questa estate della Coldiretti afferma che le sagre così come le feste di paese, altra tipologia molto in voga, vedono la partecipazione di circa 8 italiani su 10 (81%), con un aumento del 10 % rispetto allo scorso anno e ritorni economici anche interessanti in base al numero di presenze.

La categorizzazione degli eventi che proponiamo nella tabella sottostante, non implica una visione rigida dello strumento, bensì costituisce una base per riflettere sulle possibili scelte tra una varietà di situazioni che aiuti il marketing e la comunicazione nella pianificazione dei propri obiettivi.

La tabella seguente offre pertanto una categorizzazione degli eventi ed alcune caratteristiche degli stessi che sono state ovviamente esposte in modo sintetico e pertanto generalizzate, non escludendo pertanto le possibili eccezioni.

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