ARREDAMENTO: EDIZIONE RECORD PER I SALONI WORLDWIDE

Drudi: “Russia e Paesi limitrofi tornano a essere strategici”

“E’ andata molto bene”. Un commento secco di Alberto Drudi, presidente della camera di commercio di Pesaro Urbino, per descrivere “la massima soddisfazione” per i risultati dei Saloni WorldWide Moscow, che hanno accolto anche 19 espositori marchigiani, 16 dei quali in rappresentanza di aziende pesaresi.

I dati quantitativi dei quattro giorni dell’edizione numero tredici sono eccellenti: +10% delle presenze rispetto al 2016, oltre 3 mila gli incontri b2b con 120 buyer selezionati, oltre 24 Paesi dell’area ex sovietica presenti. La qualità, invece, la racconta Drudi: “Innanzitutto quella espressa dalle aziende marchigiane: è stata eccellente e, soprattutto, in grado di rispondere alla domanda di un mercato diversificato, che è fatta certamente di lusso e di pezzi unici, ma anche di prodotti di design a costi equilibrati”.

Secondo il presidente dell’ente camerale pesarese, dunque, “la Russia torna a essere un Paese di riferimento per il mobile marchigiano, dopo due anni complessi durante i quali abbiamo perso significative quote di fatturato”. La situazione economica “è tornata a essere più stabile e, di conseguenza, il mercato si è sbloccato, soprattutto quello immobiliare, ed è ripresa la richiesta di arredamenti italiani (solo la Cina precede il made in Italy) con i marchi marchigiani che si sono confermati molto attrattivi”. Inoltre, al Crocus c’è stata la presenza record di operatori provenienti da Paesi come Bielorussia, Kazakhstan, Georgia, Azerbaijan, Uzbekistan “con i quali la camera di commercio ha solidi rapporti da anni – ha fatto notare il anche il vice presidente camerale, Amerigo Varotti – e che intendiamo intensificare, anche creando i presupposti perché il mobile, ma anche altre nostre produzioni leader, possano diventare un veicolo di turismo meno mordi e fuggi e con maggiori ritorni per i nostri operatori”.

“Certo, si tratta di un’area-mercato vastissima che va battuta per creare relazioni economiche più strette ed efficaci – chiosa Drudi – e non possiamo immaginare di tornare velocemente ai livelli del 2013. Credo, però, che sia importante per i nostri imprenditori del mobile agganciare quel clima di ripresa che si è respirato a Mosca”. Un’operazione che FederlegnoArredo, che ha organizzato l’evento in Russia, trasferendo le competenze del Salone di Milano, vuole favorire a tutti i costi.

“Le esperienze che i nostri imprenditori hanno maturato in Russia nell’ultimo decennio, anche quelle negative, sono un valore aggiunto per il percorso da fare da oggi in avanti – conclude Drudi – : la Russia non può essere considerato più l’unico mercato di sbocco per tante nostre aziende, e questo vale non solo per il settore del mobile. Abbandonare quel mercato e non considerarlo tra quelli prioritari, però, sarebbe un grave errore strategico”.

171017_foto nello stando di Scavolini

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